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Un Pesce d'Aprile... quasi finto.
di Federico Borsari - 12 Aprile 2025
Il Primo di Aprile scorso, su di un noto socialmedia, è apparso un così detto "Pesce d'Aprile", cioè una falsa notizia (fake), secondo cui la Soprintendenza avrebbe bloccato i lavori di manutenzione del Ponte sul torrente Stura di Piazza Castello:

Qualcuno c'è cascato; altri lo hanno "sgamato" subito. Personalmente, lo abbiamo apprezzato.
La cosa sarebbe finita lì se non fosse che, ancora ieri, abbiamo incontrato una persona che si chiedeva, con preoccupazione, quando i lavori avrebbero potuto riprendere dopo la sospensione vergognosamente imposta dalle solite autorità che, infischiandosene delle necessità dei cittadini, "bloccano sempre tutto".
Orbene, dopo aver trattato l'argomento "ponti" nel nostro precedente articolo, possiamo disvelare che, in effetti, quel Pesce d'Aprile non era del tutto "fake".
Se, effettivamente, ad ora, non c'è stato alcun blocco dei lavori, è altresì vero che alcuni resti dell'antico ponte, risalente al 1696, ci sono ancora, anche se difficili da vedere. Eccoli:

Sono i resti dell' "attacco" del vecchio ponte allo sperone della piazza. Bisogna inoltre dire che questi non sono gli unici "resti" del vecchio ponte. In effetti, nel 1969, furono anche lasciate le "basi" (affondate nel greto del torrente) dei vecchi piloni di sostegno; durante la stagione estiva, quando l'acqua del torrente è molto scarsa, le si possono ancora vedere.
Perchè esistono ancora questi resti?
Per due motivi. Circa le fondamenta dei vecchi pilastri, si tratta di un motivo squisitamente "tecnico" (e di spesa). Per demolirle si sarebbero dovuti effettuare lavori di scavo e demolizione molto profondi nel letto del torrente, lavori costosi e, comunque, inutili. Circa l'imbocco di spalla della foto sopra, immaginiamo invece che, come si faceva un tempo, esso sia stato deliberatamente "lasciato ai posteri" come testimonianza dell'antico ponte del 1696.