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Genealogia spicciola - I Cognomi di Origine

di Federico Borsari - 17 Agosto 2025


Cognomi di Origine


Queste due giovani atlete italiane hanno vinto importanti gare di atletica leggera ai recenti Campionati Europei Under 20 (per atleti con età inferiore ai 20 anni) svoltisi a Tampere, in Finlandia.

A sinistra è raffigurata Kelly Ann Maevane Doualla Edimo, nata a Pavia (Italia) il 20.11.2009. E' tesserata dalla Società Sportiva "Pro Patria" di Milano (Italia) ed ha vinto due medaglie d'oro: una nei 100 metri piani e l'altra facendo parte della Staffetta femminile 4x100 metri.
A destra è raffigurata Erika Giorgia Anoeta Saraceni, nata a Milano (Italia) il 21.05.2006. Tesserata dalla Società Sportiva "Bracco Atletica" di Milano (Italia), ha vinto la medaglia d'oro nel Salto Triplo.

Oltre a loro, ai Campionati di Tampere tanti altri atleti italiani hanno vinto importanti medaglie per un totale di 14 (6 medaglie d'oro, 3 d'argento e 5 di bronzo), cosa che ha consentito alla squadra italiana di vincere anche il medagliere della manifestazione, classificandosi al primo posto davanti alla Gran Bretagna ed alla Spagna.

Polemica politica

Un tal brillantissimo risultato è stato una boccata d'aria fresca nell'ambiente sportivo nazionale, che mai prima d'ora aveva potuto vantare un così ampio numero di giovanissimi atleti vincenti e convincenti, atleti che nei prossimi anni arriveranno sicuramente a livelli di competitività mondiale e che, salvo sgradite sorprese, daranno ampie soddisfazioni sportive al nostro Paese.
Ma, come da troppi anni ormai succede, si è scatenata la solita polemica politica, strumentale e becera sulla presunta "italianità" di quegli atleti che presentano una pelle di colore troppo scuro.
Il "top" lo ha raggiunto un tizio che, riferendosi alla Doualla, ha perentoriamente affermato che essa non presenta cromosomi "italiani". No, non è uno scherzo; lo ha detto (e scritto) davvero, come se le 23 coppie di cromosomi (più due che definiscono il sesso) di cui ogni nostra cellula è dotata abbiano una nazionalità o, addirittura, riescano a determinarla. Si tratta, ovviamente, di un caso psichiatrico, a cui ha prontamente fatto sèguito il messaggio di un europarlamentare italiano, ex militare ora in congedo e noto per aver pubblicato un contestatissimo libro in cui risultano sparse diverse teorie spiccatamente "nazionaliste" e di carattere razzista, il quale si è polemicamente lamentato del fatto che i media italiani abbiano dato un esagerato risalto alle vittorie della "nera" Doualla e fatta invece passare sotto silenzio la vittoria della bianca, bionda ed "italianissima" Saraceni.
Questo è, precisamente (dal suo profilo Facebook), quello che ha scritto a proposito della vittoria della Saraceni: "In un Paese normale, questa notizia riempirebbe le prime pagine. Qui invece. giusto qualche trafiletto a fronte degli articoloni dedicati a qualche altra atleta altrettanto brava ma che, guarda caso, si distingue per le sue origini non italiane. E viene da pensare: perché? Forse perché bianca? Cristiana? Di origini italiane? Magari anche eterosessuale?".

L'ex-militare in questione non è uno stupido, ovviamente, ed il suo curriculum lo dimostra. Europarlamentare della X (decima; che combinazione) legislatura europea, Vice Segretario di un noto partito politico non nuovo ad intemerate di stampo nazionalista, può vantare tre lauree e due masters, nove onorificenze dello Stato Italiano, un'onorificenza dell'ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), due onorificenze della NATO e tre onorificenze conferitegli da altri paesi (due dagli Stati Uniti d'America ed una dalla Repubblica Ceca).
Non si tratta, quindi, di un inutile idiota ma, bensì, di un "furbo", che ha scelto il momento giusto per soddisfare le sue aspirazioni politiche, cavalcando il clima di scontro e di contrapposizione che da ormai troppo tempo affligge il nostro Paese e che, finora, ha causato discreti disastri. Le sue "opinioni" spesso partono da presupposti corretti, ma prendono quasi sempre una deriva fortemente opinabile che lo ha portato, grazie al "gradimento" da parte di un elettorato scontento ed "incazzato" (oltre cinquecentomila voti), a sedere su di un seggio del Parlamento Europeo.
Ma in questa sua ultima "uscita" si è, per così dire, pestato i piedi da solo, dimostrando grave ignoranza della Genealogia e, in particolare, dell'argomento dei Cognomi di Origine.
Domanda spoiler: secondo voi, da dove arriva il cognome della bianca, bionda, cristiana, eterosessuale (forse) ed italianissima Saraceni?

Cognomi d'Origine

Fino alla prima metà del Settecento in Ovada esisteva una famiglia (poi estinta o trasferita) alcuni esponenti della quale furono anche, a partire dal Medioevo, importanti personaggi pubblici della nostra cittadina. Il cognome di questa famiglia era De Uvada. Questo cognome è un classico "Cognome d'Origine", poiché stava ad indicare che i primi esponenti di quella stirpe erano nati, appunto, in Ovada.
Poiché non si nasce da soli, è ipotizzabile che il primo De Uvada fosse un trovatello o un bambino abbandonato a cui fosse stata data come cognome la denominazione del luogo. Si trattava di una prassi abbastanza normale in passato, che andava di pari passo alla consuetudine di "affibbiare" cognomi particolari ai bambini che venivano lasciati nelle "ruote" delle chiese e dei conventi dalle madri che non potevano allevarli. Il nome preciso di queste "ruote" (dette così perchè ruotano su sè stesse) era "Ruote degli esposti" e ciò ha dato origine ad alcuni cognomi d'origine ancora oggi molto diffusi (Esposti, Degli Esposti, Esposito, ecc.). Ai "trovatelli" venivano spesso anche imposti dei cognomi beneauguranti (Diotallevi, Diolaiuti, Diotisalvi, Sperandio, Pregadio, ecc.). Anche oggi, presso gli ospedali di diverse città, esistono le ruote, ovviamente in versione moderna (si chiamano "Culle per la vita") che servono alle madri che partoriscono in anonimato (la legge italiana lo prevede) di affidare il bambino a strutture organizzate che gli possano fornire tutte le cure necessarie.
Una curiosità: anche qui in Ovada esiste ancora una "ruota degli esposti" e la potete trovare accanto al portone interno d'ingresso del convento delle Suore Passioniste di clausura di strada Cappellette.

I Cognomi d'Origine, ovviamente, non si applicavano solo ai trovatelli ma, in modo più articolato e diffuso, a quelle persone che "arrivavano da fuori" e che in molti casi non avevano neppure un cognome (o lo avevano in lingue diverse, difficile da trascrivere nel "volgare" dei secoli passati). Ci sono tre categorie di Cognomi d'Origine.

I Cognomi di città o località: tra questi troviamo De Roma, Romano, Milanese, Pisano, Fiorentino, Genova, Genovese, Napolitano, Amalfitano, Turati (da Turate), Vailati (da Vailate), Galbiati (da Galbiate), Di Bari e tantissimi altri. Molti di questi cognomi sono stati (o sono tuttora) presenti tra le famiglie della nostra città.

I Cognomi di regione: tra questi possiamo trovare Lombardo, Toscano, Siciliano, Pugliese (o Pugliesi o Puglisi), Marcheggiani, Calabrese e tanti altri, molti dei quali anch'essi presenti sia in passato che attualmente in Ovada.

I Cognomi di area geografica. Tra questi cognomi, che indicano l'area geografica di provenienza, in Italia la fanno da padrone in tre: Turco, Greco e Albanese (tutti presenti da tempo immemore in Ovada). E' ovvio che questi cognomi non vanno a definire precisamente gli attuali Paesi nei loro confini geografici ma, bensì, definiscono stirpi famigliari provenienti da un'area molto vasta che attualmente comprende, più o meno, dalla Serbia alla Siria e, quindi, anche una buona parte di Medio Oriente.

Detto questo, è evidente che anche il cognome "Saraceni" NON E' di origini italiane ed è la denominazione che durante il Medioevo serviva per definire le popolazioni Arabe (in special modo quelle nomadi) e di religione musulmana. E' quindi molto probabile che la nostra bianca, bionda, cristiana ed italianissima atleta, cinque o seicento anni fa abbia avuto avi turchi o medio-orientali di religione musulmana e, pertanto, non sia poi tanto "diversa" dalla "nera" Doualla (che se i suoi avi fossero arrivati in Italia nel Medioevo, oggi avrebbe il cognome "Negro", "Negri" o "De Negri" e per l'ex -militare prima citato sarebbe anche lei "italianissima").

Con la sua ignoranza, il de-cuius ha, pertanto, dimostrato esattamente il contrario di quello che voleva affermare: tra Kelly Doualla ed Erika Saraceni non c'è alcuna differenza: sono due ragazze "italianissime", esattamente come il Signor Giovanni Turco, il Signor Luigi Greco ed il Signor Alessandro Albanese.

Un'ultima curiosità in questo periodo di russofobìa/russomanìa: il cognome "Russo" NON indica una stirpe proveniente dalla Russia ma, bensì, una famiglia i cui capostipiti avevano i capelli rossi.